I consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità
L’ipoacusia infantile è un fenomeno più diffuso di quanto si pensi. Sono ben 32 milioni i bambini che ne soffrono al mondo, secondo gli ultimi dati resi noti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
L’aspetto più negativo è che in oltre la metà dei casi la condizione potrebbe essere evitata. Ciò emerge da un rapporto presentato dagli esperti dell’Oms, dal quale si evince che il 40 per cento delle ipoacusie infantili è di origine genetica, il 31 per cento deriva da un’infezione, ad esempio morbillo, meningite, parotite o rosolia, e un altro 17 per cento è legato a complicazioni insorte alla nascita.
Cosa si può fare per ridurre al minimo i casi di ipoacusia infantile? Secondo l’Oms, sostanzialmente tre cose: vaccinarsi contro le malattie prevenibili; verificare l’utilizzo di farmaci che potrebbero danneggiare l’udito, ad esempio quelli per il trattamento della malaria e della tubercolosi; infine, proteggersi contro i livelli di rumore pericolosi.
Nel documento presentato, l’Oms evidenzia anche le azioni da mettere in campo per ridimensionare l’impatto della perdita di udito. Secondo gli esperti, ciò è possibile grazie a programmi di diagnosi precoce, a un regolare screening dell’udito, a una sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’ipoacusia infantile, a un lavoro psicologico per l’accettazione degli apparecchi acustici, e infine al sostegno alle organizzazioni di pazienti ipoacusici e delle loro famiglie.
«Quello che molti non capiscono è che un buon udito è essenziale per consentire ai bambini di imparare a parlare e a svilupparsi dal punto di vista cognitivo in modo adeguato alla loro età», spiega il dottor Jerry Northern, professore emerito alla Scuola di medicina dell’Università del Colorado e uno degli esperti che hanno elaborato il documento dell’Oms. «È quindi fondamentale informare i genitori in tutto il mondo e offrire loro un sostegno concreto per prevenire e curare l’ipoacusia infantile», conclude il medico.
http://www.italiasalute.it/7150/Ipoacusia-infantile-come-prevenirla.html