Come ti sentiresti se all’improvviso il tuo udito smettesse di funzionare correttamente?
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) afferma che oltre il 5% della popolazione mondiale soffre di ipoacusia e stima che, entro il 2050, più di 900 milioni di persone subiranno una perdita uditiva disabilitante.
Per evitare il problema, occorre dapprima conoscerne le cause: il deficit uditivo deriva principalmente dall’età che avanza e dall’esposizione a rumorosità continue o acute e forti.
La sordità senile, nota come presbiacusia, non può essere curata; con la vecchiaia, infatti, muoiono le cellule ciliate, note anche come recettori uditivi, le quali, in un apparato uditivo funzionante, si muovono quando avvertono le vibrazioni e inviano segnali al cervello.
Non solo, anche se esposte continuamente a inquinamento o trauma acustico rischiano di inibirsi in modo permanente, fino a deperire, portando inevitabilmente all’ipoacusia.
Perdere la capacità uditiva significa compromettere notevolmente il proprio profilo di salute e, di conseguenza, la qualità della vita.
Allora, cosa fare?
– Utilizzare apparecchi acustici professionali per percepire nuovamente frequenze non più udibili, soprattutto se si è affetti da presbiacusia;
– Indossare protezioni acustiche, quando ci si espone a volumi troppo alti, a fastidiosi rumori o, ancora, ci si immerge a profondità notevoli. Ne esistono diverse, per ogni situazione ed esigenza, impiegabili sia in ambito lavorativo che sportivo;
– Controllare regolarmente l’udito, per mantenere uno stile di vita sano e per prevenire per prevenire l’ipoacusia. È necessario sottoporsi regolarmente a un esame dell’udito, soprattutto se si manifestano sintomi quali acufeni passeggeri, sensazione di orecchio chiuso, dolore e vertigini.
Adottare misure di prevenzione adeguate è il primo passo da compiere per proteggere il proprio udito.
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